MONTAGNE E ITINERARI
PUNTA ROMA
H: 3.070 m - Durata: 4 ore - Difficoltà: 4/5
Interesse
Punta Roma spicca, a 3070 m di altitudine, sul crinale Italo - Francese a Nord-Ovest rispetto al Monviso e a sud di punta Udine, alla quale è unita dalla lunga e frastagliata cresta NNO. Il toponimo viene introdotto nella letteratura alpinistica da Ubaldo Valbusa, noto alpinista che per primo raggiunse la vetta nel 1905 assieme ad un altro famoso alpinista di crissolo: Claudio Perotti.
Cima molto frequentata da escursionisti e alpinisti, è separata dalla vicina punta Gastaldi dal passo del colonnello che funge anche da collegamento con la Francia e il vallone di Vallanta.
Questo curioso toponimo deriva dal fatto che, intorno al 1897, il colonnello degli alpini Cerri, si recò là con alcuni subalterni affinché conoscessero bene il territorio, nel caso in cui ci fosse stata una guerra con la Francia.
Mentre osservava probabili punti di passaggio, di difesa e attacco, vide dei "colleghi" francesi arrivare da punta Roma, non essendo nemici si corsero incontro per salutarsi, ma Cerri prese un itinerario difficile e si trovò separato da loro da una profonda e larga spaccatura. All'invito francese di fare una bevuta di champagne con loro, il temerario Colonnello spiccò un salto e atterrò di fianco agli amici francesi e, pur fracassandosi riuscì ad avere il vino. Da quel momento, all'unanimità si decise di dedicare il passo al Colonnello Cerri.
Itinerario
Dal Pian del Re si segue il sentiero che conduce al rifugio Giacoletti, come per punta Udine, giunti nel pianoro sopra il lago Superiore, quasi sotto punta Roma, si imbocca il sentiero, segnalato (V18), che sale in direzione del Passo del Colonnello. Il sentiero sale abbastanza ripido su un conoide e supera sulla destra, i salti rocciosi alla base della parete SE. Alla base di un ripido canalino, si abbandona il sentiero verso il colle e si attacca il facile ma ripido canalino di roccette (20 m )che conduce ad una cengia erbosa ascendente verso destra (N) che porta ad un pendio erboso. Al suo inizio si sale a sinistra un canale chiuso alla sommità da uno speronino roccioso che si aggira verso sinistra guadagnando la parete SE. Si seguono poi le tracce, ben marcate verso sinistra, che conducono alla cresta sud affrontando qualche facile risalto. Su terreno ripido, si prosegue verso destra a zig zag superando alcuni saltini rocciosi che avvicinano sempre di più alla cresta sud. Alla sua base, si segue una breve cengia verso destra e, su pietrosi, si raggiunge la vetta. Itinerario facile, ma da non sottovalutare, specialmente con rocce bagnate; gradato F alpinistico.