CHIESE E MONUMENTI
SANTUARIO DI SAN CHIAFFREDO
Chiaffredo fu soldato dell'impero Romano appartenente alla Legione Tebea che fu prima decimata e poi massacrata ad Agauno (l'attuale Saint Maurice - Svizzera) il 22 settembre 286 d.C. Per comprendere come Chiaffredo arrivò in Val Po, bisogna aggrapparci alla tradizione popolare che ha tramandato diverse ipotesi.
Una di questa vuole che Chiaffredo sia stato posto di guarnigione a Crissolo per il controllo tra la Gallia Cisalpina e quella Transalpina giurando fedeltà all'Impero di Diocleziano e Massimiano rifiutò di rinunciare alla fede cristiana e venne martirizzato, un'altra vuole che Chiaffredo sia fuggito alla strage di Agauno per poi essere martirizzato nelle vicinanze del Santuario.
Anche sul ritrovamento delle reliquie (18 novembre 522 d.C.) si narrano numerose leggende; la più suggestiva riguarda il contadino che, mentre stava arando il suo campo posto nelle vicinanze di un profondo burrone, assistette alla caduta dei suoi buoi per molti metri per ritrovarli sani e salvi sopra il sepolcro del Martire. Grazie a questa leggenda il Santuario è noto come custode di numerosi quadri votivi donati al Santo come ringraziamento per le "Grazie Ricevute" di scampato pericolo, in merito a numerosi incidenti realmente accaduti a devoti di San Chiaffredo. Chi visita la Chiesa si rende immediatamente conto dell'impatto popolare di questo Santo, infatti, nonostante i numerosi saccheggi dei secoli scorsi, si possono contare ancora un migliaio di quadri ex voto che ornano le pareti del Santuario.
Nella Chiesa sono trattenute alcune reliquie di San Chiaffredo: le ossa di una coscia, una mano e una piccola porzione di corpo, poiché nel 1593, temendo che venissero profanate, furono trasferite dapprima nella fortezza di Staffarda e poi nel 1642 furono trasportate nella Cattedrale di Saluzzo dove sono ancora attualmente conservate. Proprio in questa occasione San Chiaffredo fu proclamato patrono della città e della diocesi di Saluzzo.
Il Santuario di San Chiaffredo fu eretto nel periodo compreso tra il 1440 e il 1441 per opera di Ludovico I° (Marchese di Saluzzo) sulle fondamenta della vecchia chiesetta.
Nel 1548 Enrico di Francia prese solennemente possesso della città di Saluzzo e di tutte le Terre del Marchesato. I francesi riservarono attenzioni molto particolari al Santuario di San Chiaffredo infatti nel 1551 venne ampliato con la costruzione della maestosa navata centrale a cura di Francesco Caglia di Milano.
Negli anni a seguire il Santuario fu protagonista di molte vicissitudini dall'occupazione militare di Carlo Emanuele I° ai crolli provocati dalle nevicate. L'ultimo sostanzioso restauro risale agli anni 1975-76 con la sistemazione della volta centrale gravemente danneggiata dalle nevicate del 1972.
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
La chiesa di San Giovanni Battista, è stata costruita in frazione Serre di Crissolo tra il 1391 e il 1406 quando l'inondazione del Po del XII secolo cancello l'antica parrocchia di San Martino esistente a Crissolo (Villa). La data dell'alluvione potrebbe ricondursi al mese di settembre 1391, quando anche la vicina Val Varaita subì lo stesso spaventoso evento che fece registrare la scomparsa dell'antico castello di Casteldelfino.
In un atto del 1406 la nuova Chiesa intitolata a San Giovanni Battista venne affidata al curato Am.O.Jacob de Castro Cadracii della Diocesi di Embrun.
A sottolineare l'importanza, sacrificio e impegno, affrontato dai Crissolesi per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale viene in un documento del 1754, redatto dal Don Giovanni Perotto, parroco di qual tempo, che descriveva: "l'obbligazione della illustre Comunità di Crissolo e della Confratria di S.Spirito di far celebrare in codesta chiesa Parrocchiale in suffragio dell'anime dei fondatori della veneranda Parrocchiale Messe Grandi dieci requiem in ogni anno, versando al Parroco la limosina di venti soldi per ogni messa" Nel 1926 la Chiesa Parrocchiale fu oggetto di un restauro radicale, la navata centrale
e gli altari laterali vennero interamente restaurati e ridipinti dal pittore Cleto Gibello. Dal 1927 possiamo quindi ammirare la grandiosa opera di pittura con gli affreschi di San Giovanni Battista, la rappresentazione di
San Chiaffredo (Patrono della Diocesi), San Giuseppe (Patrono della Parrocchia), San Bernardo, Sant'Antonio nonché la Natività di Gesù Bambino, riportati allo splendore di un tempo nel 1998, per volontà del Parroco Don Destre a ricordo del suo trentennale di Parrocchia, dal pittore Adolfo Dutto.
CAPPELLA DI SAN ROCCO
Gli abitanti di Crissolo, presumibilmente tra il 1633 e il 1635 decisero di costruire la Chiesa di San Rocco come ringraziamento dello scampato flagello in occasione del morbo della peste che afflisse la popolazione delle nostre valli nel 1630 (come per altro raccontatoci dal Manzoni).
img border="1" hspace="10" alt="Interno della Chiesa di San Rocco" vspace="1" align="absMiddle" width="67" height="100" src="/cgi-bin/pagine/chiese14.jpg" />
Una seria di elementi fanno presumere che la nuova chiesa sia stata costruita nel luogo dove sorgeva l’antica Parrocchia di Crissolo intitolata a San Martino poi ricostruita a Serre dopo l’alluvione. Nel 1728 un’altra inondazione del Po creò danni gravissimi alla chiesa, sino a lasciare perplessità sulla ricostruzione dell’ormai fatiscente struttura che però venne ristrutturata per volontà comunale tra il 1735 e il 1737. Dopo la ricostruzione molteplici opere sono state realizzate; ricordiamo la balconata interna (l’Orchestra) costruita nel 1882 per un importo di 125 lire, il porticato nel 1903, l’ampliamento in lunghezza e la realizzazione del palchetto nel 1960 sino ad arrivare alla decorazione delle volte e delle pareti nell’anno 2002 per opera di Adolfo Dutto pittore di Boves.
CAPPELLA DI SAN SEBASTIANO
Nel XIII secolo Crissolo aveva nel Borgo il suo centro principale. A borgo sorgeva l’antico castello e nel 1489 venne costruita dalla famiglia De Faynis la Cappella intitolata a San Sebastiano come ringraziamento o voto per l’avvenuta liberazione della popolazione dalla tremenda epidemia di peste.
Nel 1540 il Vicario Generale visitando la Cappella la trovò indecente orinandone il restauro entro un anno sotto pena di scomunica . La tradizione popolare narra che per pagare il restauro, la gente del Borgo, si fece prestare una scrofa dai Monaci di Sant’Antonio di Ranverso per farla riprodurre e permettere, con la vendita dei porcellini, il restauro della Chiesa. La Chiesa risulta confermarsi la cappella sepolcrale della famiglia De Faynis, cui resti sono stati ritrovati in occasione dei lavori del 1972. Col passare degli anni la cappella, ormai diroccata venne abbattuta e costruita più a monte nel 1936. Sono tuttora riconoscibili le lapidi dedicate ai soldati crissolesi caduti nella seconda guerra mondiale e alla lapide in memoria di Sergio Bocca.
CHIESETTA ALPINA AL RIFUGIO QUINTINO SELLA
La chiesa fu realizzata su idea del Prete-alpinista Don Natale Gottero nel 1956. I lavori di assemblaggio furono realizzati in un solo giorno, il 15 luglio; a nuova chiesetta venne infine inaugurata il 5 agosto dello stesso anno, in occasione della Festa della Madonna della Neve. Dopo 25 anni la chiesa in conseguenza dell’altitudine e quindi delle imponenti nevicate ebbe necessità di una ristrutturazione che venne completata del 1985 ma l’inaugurazione ufficiale avvenne il 13 luglio 1986 in occasione del trentesimo anniversario delle prima costruzione della Chiesetta alpina intitolata a Maria Regina.
CAPPELLA DI PIAN DEL RE
La costruzione della Cappella in onore della Madonna della Neve, è da far risalire a Don Giacomo Lanternino alla fine del XIX° secolo. La progettazione della cappella di deve all’Ing. Giuseppe Gastaldi di Lucerna San Giovanni; suoi sono anche i progetti di una serie di opere al Santuario di San Chiaffredo (la nuova facciata, la navata a sinistra dell’entrata, la sacrestia, la cappella della Madonna e delle reliquie) nonché la prima croce portata in cima al Monviso il 1 settembre del 1896.
La costruzione della Cappella avvenne nel corso del 1899 e i dipinti che la decoravano furono opera di Giuseppe Castel di Torino. Come è capitato ad altre costruzioni sacre l’inverno successivo a causa di copiose nevicate il tetto crollò ma fu immediatamente resa agibile per venire nuovamente restaurata nel 1922 con la decorazione della facciata e dell’interno per la somma di lire 1.000.
L’ultimo restauro degli affreschi viene effettuato negli anni 2006-2007 per opera di Adolfo Dutto pittore di Boves.
CHIESETTA DI SERRE UBERTO
La chiesa è stata realizzata del 1970 ideata e voluta da Vittoria Genre. La piccola chiesetta è stata benedetta da Don Luigi Destre, su delega del Vescovo di Saluzzo Mons. Antonio Fustella, il 20 settembre del 1970. La chiesa si trova ancora in ottimo stato conservativo ed è curata con molta meticolosità dai turisti della frazione che ne curano la gestione. Ogni anno viene celebrata la festa della Madonna della Neve la prima domenica di agosto.
CAPPELLA MADONNA DEGLI ANGELI E PILONE FENOGLIO
Situati nella frazione di Ciampagna (il suo nome deriva dalla particolare fertilità della zona coltivata a campi) e realizzati rispettivamente nel 1771 e nel 1908.
Della costruzione della Cappella si trova documento nel Municipio di Crissolo datato 8 agosto 1764 nel quale si richiedeva la costruzione di una Cappella per la celebrazione dei sacramenti vista la distanza della frazione alla prima chiesa.
Altri piloni votivi accompagnano la strada verso la Cappella di Ciampagna: il Pilone Fenogli datato 1955, il pilone della Madonna, Pilone Agù, il pilone fatto erigere da Maria Grazie Fenoglio, il pilone di Maria Bertolino realizzato nel 1944.
CAPPELLA MADONNA DELLE NEVI A TAMPA GIASSET
Il 23 giugno del 1968, con l’intervento dell’Arcivescovo di Cuneo, Mons. Tonetti, venne inaugurata a Tampa Giasset (presso l’arrivo della “vecchia” seggiovia),
una chiesetta intitolata alla Vergine delle Nevi e dedicata alla memoria di tutti gli alpini caduti del saluzzese. Ideatore e promotore dell’iniziativa fu Don Federico Palme che iniziò la raccolta dei fondi sin dal 1960. Nel 1976 causa un vento impetuoso, sfondò il tetto della Capella che fu ricostruito grazie al fondo della Cappella e alla volontà del Parroco.
Tratto da: CRISSOLO CHIESA E COMUNITA' (dalle origini ai giorni nostri) di Don Chiaffredo Luigi Destre e Gianni Aimar.